All(‘)armi, siamo tecnici

Non potevano aspettare di portarci all’abisso greco. Perché spezzare le reni all’Italia non è come spezzare le reni alla Grecia. L’Italia non è un piccolo paese, gli italiani hanno (avevano) risparmi pari al debito pubblico, l’Italia aveva uno dei sistemi industriali più resilienti del mondo, con la sua struttura di piccole e medie imprese capaci di grandi impulsi e anche di una flessibilità impensata per qualunque altro paese al mondo.
Per portarci alla disperazione ci voleva qualcos’altro.
Perché la disperazione è la conditio sine qua non per installare il nuovo ordine mondiale.
Il terreno era favorevole, va detto. Anni e anni di cupezza e marciume culturale avevano fiaccato le menti e i cuori migliori. La crisi mondiale picchiava duro. Ma ancora non bastava.
Ci voleva un uomo col loden. Un tecnico, ci dissero. Dobbiamo lavorare di più, ci hanno detto. Dobbiamo spendere di meno, ci hanno detto. Dobbiamo rinunciare al lusso dei diritti, non ce li possiamo più permettere, ci hanno detto.
Chi lo dice? I tecnici, of course. È indiscutibile, quello che dicono i tecnici.
Il tecnico col loden ci raccontava che andava in Europa e, conti alla mano, trovava il sistema di non farci andare a picco. Costava un po’, in termini di dolore collettivo, ma non si può fare altrimenti, diceva il tecnico col loden.
La medicina è amara ma ce lo chiede l’Europa, diceva il tecnico col loden.
Nessuno, dico nessuno, ha mai chiarito che tutta quella medicina non era proprio quello che chiedeva l’Europa. Quando gli industriali sono andati a Bruxelles a dire: guardate che così non riusciremo mai a pagare i nostri debiti, state uccidendo il debitore, si sono sentiti rispondere: guardate che è stato il vostro tecnico a volerla fare così amara. Noi non avevamo chiesto una cura così pesante.
Ma ormai la medicina aveva raggiunto il risultato voluto: l’Italia era alla disperazione. Indietro non si torna.
A questo punto siamo pronti per il salto di qualità. Prima o poi dovremo andare a chiedere, col cappello in mano. A settembre saremo falliti, dice Grillo. Probabilmente ha ragione.
E allora verranno altri tecnici. Fondo monetario, banca mondiale, commissione europea: si chiama troika, come sanno bene i greci.
Fondo monetario, che proprio l’altroieri ha riconosciuto “ooops, in Grecia abbiamo sbagliato, hanno fatto tutto quel che gli abbiamo detto e, ooops, sono andati a fondo”.
Sono trent’anni che “sbagliano” al Fondo monetario. Trent’anni che riducono interi paesi in miseria e poi dicono “ooops, abbiamo sbagliato”, passeggiando sui cadaveri.
Non sbagliano, i tecnici. Sono gli alfieri del nuovo ordine mondiale che ha bisogno di disperazione per affermarsi, per spezzare le reni all’Italia (oggi, poi passeranno alla Francia e avanti così). Ogni volta che hanno detto “abbiamo sbagliato” non è cambiato nulla, sono andati avanti con le stesse medicine.
Quindi a settembre vorranno rifilarci la stessa medicina. In dosi ancora più massicce, mentre i loro referenti economici si papperanno l’Italia un boccone (succulento, perché non siamo mica la Grecia) dopo l’altro.

Allarmi, siamo tecnici.

Tosca

p.s. il documento del Fondo sulla Grecia è qui: http://www.imf.org/external/pubs/ft/scr/2013/cr13156.pdf

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2 Responses to All(‘)armi, siamo tecnici

  1. giaimeddu says:

    Lungi da me il voler giustificare il tecnico col loden, ma è anche vero che il memorandum of understanding fu sottoscritto dal nano di Arcore e chi venne dopo di lui si trovò con una strada tracciata in maniera piuttosto precisa.
    Che non abbia fatto nulla per rendere la cura meno amara è vero e rende valido il vostro ragionamento (ho dei dubbi sul “nuovo ordine mondiale”, ma soprassediamo per il momento). Però non dimenticate chi ha permesso che ci si imponessero queste umiliazioni internazionali, per favore.

    • Laura Mezzanotte says:

      Il nano è un accidente, in senso filosofico, del sistema globale. Direi una devianza dentro il sistema. Quello che mi interessava sottolineare è che andiamo verso un’era di tecnici (cosiddetti) al potere. È con questo che dobbiamo confrontarci. Il nano, come si vede in questi giorni, sta per essere marginalizzato dai suoi stessi amici.

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