Niente è come sembra

Luigi Bisignani ha scritto un libro per dire due cose.
Uno: che Alfano e Schifani hanno complottato per far fuori Berlusconi. E che c’è un filo diretto da molto tempo tra Letta e Alfano (Fantapolitica)
Due: che gli Stati Uniti si “interessano” a Grillo da molto tempo (Anche le formiche…).
Niente che, di fatto, non fosse sotto gli occhi di tutti. Bastava volerlo vedere.
A me resta una domanda: perché la furia iconoclasta di Grillo si dirige sempre contro il Pd? Le analisi si sprecano (vuole i voti della sinistra, ha un rancore personale, pensa che il Pd sia la parte debole del sistema che vuole distruggere). Nessuna però è convincente, nessuna scioglie completamente i dubbi che regolarmente riaffiorano, nessuna spiega perché in questa sua fumosa e non spiegata strategia finisca sempre per dare eccellenti assist al nano.
In tre mesi ha parlato di Berlusconi solo una volta, per rimandare ad un futuro improbabile lo scontro tra highlander.
La vicenda di oggi su Porcello e Mattarello è perfino più confusa. Grillo dice ai quattro venti che non vuole il Mattarello. Quando scopre che il Pd si spacca su questo (e quando mai non lo fa) cambia idea. E infilza il Pd per l’ennesima volta.
Il mio senso della logica non ci sta. E la risposta deve stare da un’altra parte.
Penso che quando la scoprirò mi spaventerò.

Niente è come sembra (Battiato)

Tosca

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