Fidatevi

Che fare? La mitica domanda è più che mai attuale.
Soprattutto per il partito democratico che è in una crisi convulsiva potenzialmente fatale.
Piccolo suggerimento. Quando un problema appare insolubile bisogna guardarlo da un’altra prospettiva.
Allora il passo numero uno è chiedersi che crisi è quella che sta vivendo l’Italia e di conseguenza il Pd. È una crisi di fiducia. Manca la fiducia in parlamento, certo. Ma manca anche la fiducia negli italiani che stanno perdendo ogni speranza di uscire dal peggior guaio che gli sia capitato dopo le guerre mondiali. Manca anche la fiducia dentro il partito, tra i suoi stessi vertici.
Insomma bisogna trovare fiducia.
Il Pd crede, insensatamente, di doverla trovare da qualcun altro.
La chiede agli stellini che gli dicono di no. Crede allora di doverla chiedere al nano, cosa che equivale a un suicidio.
E invece il Pd non si rende conto che ha in cassaforte un tesoro di fiducia: sono tre milioni e passa di persone che in un giorno di dicembre hanno alzato il culo dalla sedia, poltrona, divano e si sono messi in fila per votare. Per dire la loro sul futuro dell’Italia.
È a quella fiducia che il partito democratico deve guardare, è da lì che deve prendere la forza. È quella la gente che deve chiamare a raccolta. Per capire da parte andare, per trovare la soluzione all’imbroglio perfetto confezionato da due miliardari.

Fidatevi.

Tosca

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